Io, Cenerentola, non l'ho mai tollerata. Tutta buona e gentile con chi la maltrattava, mentre io, al posto suo, sarei scappata senza pensarci su due volte.
Questa è anche la ragione per cui lei sposa il Principe Azzurro e io no, ma tant'è.
Nonostante il mio disprezzo per la protagonista, amavo il cartone disneyano per la presenza dei simpaticissimi topini, le vere star dell'intera vicenda. Giac, Gas Gas e i loro siparietti per scampare alle fauci del perfido Lucifero mi hanno regalato i primi momenti di suspance della mia vita.
Ora, signor regista, mi rendo conto che in un film potrebbe essere difficile far parlare dei topini, ma non nel 2015, non dopo Stuart Little!
Poi, dobbiamo fare i conti con un'altra trasposizione cinematografica che ha un posto speciale nel mio cuore, la versione che ha come protagonista Drew Barrymore, La leggenda di un amore - Cinderella, dove non solo il ruolo della Fata Madrina è ricoperto da nientepopodimeno che da Leonardo da Vinci (e già mi pare una ragione sufficiente per guardare il film), ma la povera fanciulla non fa la figura della scema parlando con dei topini muti, in quanto provvista di amici, ovvero gli altri servitori della casa.
Inoltre, la splendida Cate Blanchett, vestita magnificamente, mi ha un po' deluso. La Matrigna, nella mia mente, è quell'essere mitologicamente crudele che cerca di impedire in qualsiasi modo che si realizzi la felicità della figliastra così come accade nel sopracitato film in cui è interpretata da una diabolica Anjelica Huston (ve la ricordate Morticia Addams, vero?).
Eppure, il signor regista e la Disney non sono d'accordo con me e preferiscono guadagnare soldi facili con film che insultano le memorie di noi ex bambini realmente spaventati dalla Matrigna piuttosto che creare nuovi cartoni con cui farci sognare.
Spero per il mio e per il bene dell'intera popolazione terrestre che presto la smettano e tornino a seguire le orme del buon vecchio Walt.
Per oggi è tutto, linea allo studio.
R.
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