sabato 4 giugno 2016

Dove eravamo rimasti

The Lumineers - Ophelia

Mi sorprende sempre scoprire che esiste davvero qualcuno che legge il blog nonostante io non sia onnipresente e, a dirla tutta, mi inquieta ancora parecchio, ma tant'è.
Ci sono molti post salvati nelle bozze da settimane, ma non riesco a terminarli, dunque proverò a scrivere di me, cosa che mi riesce sempre piuttosto egregiamente.

Ho vissuto le ultime due settimane in una bolla. Non ricordo perfettamente come mi sentivo prima, tuttavia so di essere stata in qualche modo felice e di essermi comportata come una dodicenne negli ultimi giorni.
Ma è risaputo, le bolle durano poco, perciò è arrivato il momento di incassare il colpo in silenzio e rimettersi in carreggiata.


Ho in testa da giorni la scena in cui Sean Penn gioca a squash con la moglie nella piscina svuotata dall'acqua.
Forse ho provato qualcosa di molto simile a quel tipo di serenità ed era spaventosamente bello, non trovo altre parole per descrivere quell'emozione.

La sessione estiva è ufficialmente alle porte e ho già ricominciato a praticare la clausura che, visto e considerato il luogo in cui vivo, non è nemmeno troppo faticosa da attuare.

Disegno tantissimo ultimamente.
Persone, elementi, persino fiori.
Non li avevo mai trovati tanto affascinanti e, invece, ora mi perdo nei loro profumi e vorrei portarli tutti via con me per rendere la mia stanza più allegra.
Per il momento mi limito ad attaccare sulla parete i miei disegni.

Le cose da fare si moltiplicano all'infinito.
Eppure, qualcuno mi ha suggerito che si può far qualsiasi cosa se solo si ha la giusta dose di forza di volontà.  

Sto ascoltando fino alla nausea Ophelia, ma sto anche tentando, nonostante tutto, di essere più positiva, di guardare il bicchiere mezzo pieno. Forse sto solo crescendo, eppure non mi sento più un mostriciattolo.