venerdì 25 maggio 2018

Ma continui a sognare me


Sono tornati i temporali estivi e le corse verso casa senza ombrello. È come se quel piccolo universo in cui eravamo insieme e felici volesse entrare prepotentemente in questo riportando qui un po' di sole dopo la pioggia. Ma è durato così poco che non potrebbe influenzare a lungo le sorti di questo nostro mondo in cui siamo distanti. Tutto quel che mi resta ora sono notti insonni in cui mi tormento con domande che non troveranno mai una risposta.
È venerdì sera e non riesco a pensare ad altri che a te. Non sono ubriaca, né disperata al punto da cercarti. Sento solo tanto freddo intorno a me e non c'è nessuno che mi riscaldi.


Il vero problema è che le canzoni che ascolto, le strade che percorro e persino le persone che incontro mi parlano di te. O, forse, sono io a cercarti. Sta finendo anche maggio, non sono ancora uscite le date del tour ed io sono stanca. A volte penso che sarebbe più semplice cedere alla tentazione di telefonarti, invece di costringermi a scrivere queste lettere che non leggerai mai. Ho ancora così tanto da dirti, ma tu sei disposto ad ascoltare?

giovedì 24 maggio 2018

È solo che a guardarti negli occhi mi ci perdo


Di te mi manca soprattutto quel tono saccente e insopportabile con cui mi lasciavi senza parole. Mi consola la consapevolezza che anche tu pensi ancora troppo spesso a me e ti maledici per avermi persa in un modo tanto ridicolo.
Ogni tanto, soprattutto quando piove e ascolto Calcutta come stasera, la tentazione di scriverti è così forte da farmi andare addirittura a cercarti in rubrica. Dura circa dieci secondi, ma a me paiono sempre infinitamente più lunghi. Poi ricordo com'è finita, quanto sei stato insicuro, il modo in cui mi hai ferito e lascio perdere. Ho rinunciato davvero all'idea di noi due insieme questa volta, volevo dirtelo, ma non ne vale più la pena. Tutte le lacrime consumate per te non me le darà indietro nessuno, nemmeno la magra consolazione del dolore che ti ho causato a mia volta. Non ho mai voluto farti del male, so che non mi crederai, ma è così. Mi manchi, ma sto meglio, mi mancherai ancora, ma riuscirò a cavarmela anche senza di te. Peccato, egoisticamente penso che mi sarebbe piaciuto averti nella mia vita, ma perché abbiamo dovuto complicare tutto con i sentimenti? Sarebbe stato molto più semplice se fossimo stati solo amici.
Ho giurato a me stessa di non innamorarmi mai più dei tuoi occhi azzurri, ma chi può assicurarmi che nel momento in cui ti rivedrò non mi tremeranno le gambe e mancherà il respiro?
Vorrei non rincontrarti mai. Ma se non potrò rivedere i tuoi occhi, come farò a ritrovarmi?
Nessuno mi ha mai più guardato con la tua stessa intensità, come se non volesse perdersi un solo mio dettaglio, però temevo anche di non ricevere mai più messaggi alle due di notte di venerdì sera e, invece, è accaduto. Forse è possibile ricominciare a ridere come bambini e condividere quella sensazione magica con un'altra persona.

Sto guarendo.

domenica 20 maggio 2018

Tutti i marinai gridano I love you

Forse la magia di questo posto è proprio nelle lunghe attese. Bisogna aspettare tutta la notte per veder sorgere il sole dal mare, e noi sappiamo bene quante cose possono capitare in una sola notte.

Attendi un intero anno di ritornarvi e ogni primo settembre è il Capodanno a cui non sei mai felice di dover partecipare. Dura sempre troppo poco la fuga dalla quotidianità. 

Non ho resistito e sono tornata prima ancora che l'estate giungesse, alla ricerca di emozioni perdute, di tramonti che non vedremo più insieme, credendo di ritrovare quella parte di me che ti ho donato e che tu hai gettato in mare.

Purtroppo, però, ho imparato da bambina che il mare non restituisce mai quel che prende, se non dopo anni di navigazione in acque straniere così da rendere quel che ti ha rubato irriconoscibile nel momento in cui tocca nuovamente la riva natia.

Per nove lunghi e interminabili mesi mi sono domandata cosa avrei provato nel ripercorrere queste strade.

Mi sono seduta a piangere sul lungomare alle undici del mattino. Ero sola, non c'erano locali aperti, né vecchie pronte a lanciare secchi d'acqua come la notte in cui ti ho conosciuto. Hanno staccato i manifesti del tour alla fine. Non c'è più una sola traccia del vostro passaggio qui. Eppure sei ovunque intorno a me. Come gli orecchini a forma di coccinella che perdevo continuamente tra le onde ma che ancora ricordo gelosamente, così tu non tornerai più indietro ed è giunto il momento di lasciarti andare.