venerdì 26 gennaio 2018

Take me back to the night we met

Un vecchio film smielato sosteneva che fosse più bello litigare con la persona amata piuttosto che fare l'amore con chiunque altro. Mi manca tutto di te, il tuo sguardo su di me almeno quanto i nostri litigi. Persino quello di settembre. Mi sembra assurdo ora che sia stato quello il nostro ultimo incontro. Ho provato tante volte a respingerti, a tagliarti fuori dalla mia vita, ma hai sempre trovato il modo giusto per tornare da me in questi mesi. Stasera, dopo aver raccontato di te e di noi, mi è stato annunciato un verdetto che già in cuor mio conosco da tempo: mi spaventa il fatto che questa storia non sia un cliché. La tua totale mancanza di costanza prende a pugni il mio egocentrismo continuamente. Eppure ti sento vicino a me persino quando non ci sentiamo. Questa settimana, per bene due volte, mi sono ritrovata casualmente a passeggiare davanti all'hotel. Ti sembrerà stupido, ma entrambe le volte mi sono voltata a guardare l'ingresso in cerca di una tua traccia. Come quel caldo pomeriggio di fine estate. Pensi mai al modo bizzarro e rapido in cui è iniziato tutto? Io ripercorro continuamente nella mia mente ogni istante di quei giorni a Margherita. Temo di dimenticare un dettaglio o una parola e il solo pensiero di perdere qualcosa di te mi fa impazzire. Mi basta un tuo messaggio nel cuore della notte per ricordarmi subito quanto tu sia speciale per me. Come diceva il mio professore prima, il gesto in questo caso conta più del contenuto. Allora continua a pensare a me poco prima di addormentarti, non chiedo altro.

lunedì 22 gennaio 2018

Il tuo profumo


Questa storia mi sembra una canzone di cui ancora non conosco le parole: la metto in pausa, sperando poi di ritrovare una strofa nota, ma invece mi sento sempre smarrita al punto di partenza.
Ormai credo che l'incompiutezza che ha caratterizzato il nostro rapporto fin dall'inizio sia semplicemente destinata ad essere. Devo ammetterlo, è una sensazione fastidiosa, mai provata prima. Essere consapevoli di tutto quello che avremmo potuto essere insieme se solo ci fossimo incontrati in un altro momento delle nostre esistenze. Un'estate prima sarebbe bastata.
Detesto il modo in cui è finita. O, forse, sarebbe più appropriato: non-finita.
Però nel frattempo è trascorso un altro mese, avevo promesso a me stessa di dimenticarti e, invece, eccomi qui. Continui a infestare i miei sogni e li trasformi in incubi. Stasera basterebbe un messaggio banale per farmi tornare sui miei passi, per convincermi di aver sbagliato.
Perché è finita, poi, lo hai scoperto?
Continuo a cercare il tuo profumo, ma nessuno sembra usarlo.
Se ci ripenso, sorrido ancora come la prima volta.

Era solo Borotalco.

sabato 20 gennaio 2018

Nothing good happens after 2 A.M.

Sali, ma fai piano, che qui tutti dormono.
Prendo il quadro e scappo, tranquilla.
Se ti piace.
Mi piacerà.

E allora?
Toglie il fiato, proprio come fai tu.
Vorrei saper mentire come te.

La mia cucina alle tre di notte non è mai stata tanto stretta come quella sera. Le valigie e i pacchi raccontavano un intero mese di vacanza e tante storie che si erano intrecciate le une nelle altre. Tu eri bellissimo lì: infreddolito, assonnato, innocuo. Non avevi il coraggio di fare un solo passo verso di me. Non eri un uomo, quella sera, eri solo un bambino spaventato dall'idea di poter essere rifiutato. I pezzi del mio cuore erano sparsi ovunque e tu li hai raccolti con una delicatezza stupefacente, dicendo le parole giuste al momento giusto e niente di più. Vorrei ricordare per sempre alcune tue frasi, così vere da terrorizzarmi. 

Che farai ora?
Rimetterò insieme i pezzi, come ogni volta.
Smettila di fare la paracula.
Non ho altra scelta, lo sappiamo entrambi.
Allora io vado. Grazie per l'acqua, per il quadro e per tutto il resto.
Non c'è di che, mi ha fatto piacere. La tua compagnia è stata preziosa.
Parti presto?
Non dipende da me.
Allora passa a salutarmi.
Non ne vale la pena.
Non sminuire tutto così. Sono sincero.
E io ho paura. Si è fatto tardi, è meglio che tu vada.

Hai fatto un passo verso di me prima di andare via. Io ho abbassato lo sguardo e ho riso come una bambina. Tu hai creduto che la magia del momento fosse perduta per sempre. Ti sei voltato e sei andato via, senza guardarti indietro. Ho rovinato tutto ancora una volta. Se non ti avessi lasciato andare, se avessi detto una sola parola o se ti avessi preso la mano, da lì in poi niente sarebbe più stato lo stesso.