giovedì 5 gennaio 2017

Manuale d'amore

Re-arrange - Biffy Clyro

Te lo ricordi il parco dove ci rifugiavamo appena usciti da scuola? Lontano da tutti i nostri amici, lontano dai telefoni, da ogni possibile distrazione al di fuori di noi due. Camminavamo per ore, salivamo e scendevamo da tutte le colline fino ad arrivare alla panchina da cui si vedeva tutta la città. Era uno strano genere di appuntamento, ma a me piaceva.
Era l'anno della tua maturità, era l'anno in cui avevamo finalmente deciso di vivere i nostri sentimenti, era l'anno in cui ci saremmo separati per sempre.
Ho accuratamente evitato quel parco in tutti i modi per un anno intero. Ogni mio tentativo mi ricordava quanto debole fossi stata con te, ogni mio tentativo mi procurava un colpo al cuore. Dopo tanti mesi non ero ancora in grado di pensare ad altri che a te e quel luogo era l'unica prova della reale esistenza della nostra storia.



Poi, finalmente, mi sono trasferita anche io e quei ricordi sono rimasti lì, sepolti dalla pioggia in un laghetto dove tiravi i sassolini per spaventare i pesci.
Paradossalmente mi sono trasferita in una città piena di parchi meravigliosi e ho iniziato a frequentarli da sola.
Camminavo, correvo, leggevo, riflettevo, osservavo.
Ero sempre sola, ma non mi dispiaceva. Non volevo condividere con nessuno quei momenti. 
Ti pensavo?
Non più ormai, stavo lentamente guarendo.
Eppure, evitavo ancora il nostro parco ogni volta che tornavo a casa. Forse per paura di trovarti lì a gironzolare col tuo cagnolino o per paura di non trovarti, non saprei dirti.
Ma prima o poi doveva accadere. Oggi, inaspettatamente, è accaduto. Sono entrata nel parco, ho fatto una passeggiata e senza esitare mi sono seduta su quella che un tempo era stata la nostra panchina preferita. La vista è sempre stata spettacolare, ma io sono rimasta lì impietrita a guardarmi attorno perché lo avevo dimenticato. 
Mi sono sentita libera come non lo ero da tanto tempo.
Come ho potuto privarmi così a lungo di tutto questo non so spiegarmelo.
Ho ripensato a quando ho scritto che questo blog, nato a causa tua, era in realtà una lunga lettera d'amore rimasta chiusa nella busta. Probabilmente è ancora una lettera d'amore, ma non più rivolta a te e ora ne sono sicura, ora sono felice di questa consapevolezza raggiunta.
Ho capito il manuale d'amore anche io, ma non grazie a te. Non era amore, il nostro. Era il gioco di due bambini capricciosi. Come lo so, ti starai chiedendo. Ho trovato qualcuno di cui vale la pena prendersi cura e che si prende cura di me allo stesso modo.