lunedì 29 luglio 2019

La luna di notte non ci scalda più


Ricordi quella volta in cui abbiamo camminato quasi fino all'alba insieme? Vicini, ma non troppo, come solo due estranei che si sono appena incontrati possono fare mentre condividono la stessa strada al ritorno verso casa dopo una festa in spiaggia. Il mare quella notte era silenzioso, o forse le nostre parole e il sonno si mescolavano nelle onde e ora si confondono in quell'atmosfera magica del nostro primo incontro. 
Vorrei poter avere più momenti felici trascorsi insieme da riportare alla mente quando ti penso, ma sono così pochi e così lontani da me ormai che temo di vederli sfuggire. Ma se qualcosa ci entra dentro e attraversa la nostra anima - come tu hai fatto con me - non è possibile perderla completamente.
Ha senso? Eravamo insieme e lo siamo sempre stati da quel giorno in avanti. Sono trascorsi due anni, di stelle ne son cadute tante, ma noi ancora non ci siamo ritrovati. Mi manchi, soprattutto quando sono sola in serate afose come questa e ho l'intera spiaggia ai miei piedi. Non parlo più col mare, non abbiamo molto da dirci ultimamente, ho esaurito la voglia di rincorrerti con la fantasia. Ovunque tu sia, so che stai pensando a me e che mi vorresti al tuo fianco. Sono lì, anche quando non riesci a vedermi e non ci sentiamo da tempo, sono sempre lì con te. Ti basta guardare il mare per rievocare quei giorni insieme.

venerdì 12 luglio 2019

Baby, I know I'll never find you again

È tornata la Tramontana. Prima del solito, questa volta, e non è mai un buon segno quando accade. Mia madre mi avvisa sempre quando arriva perché i vecchi marinai sostengono che porti novità, belle o buone che siano sta a noi deciderlo. L'estate ormai è qui, l'avverti sulla pelle abbronzata, sui capelli bagnati, sui mille occhiali scuri che la gente usa per proteggersi non soltanto dal sole. Un'altra stagione senza te, un'altra vita parallela in cui avremmo potuto essere felici. Ogni tramonto lo guardo da sola, perché è troppo bello vedere sprofondare una palla infuocata in mare per poterlo condividere con qualcuno di cui domani avrò già dimenticato il nome. Nel momento in cui il cerchio scompare e i raggi illuminano ancora per qualche minuto la spiaggia mi sdraio sempre sulla schiena e per un po' fingo di essere a casa. Quest'isola in cui ho richiesto asilo, lontana da te e dal male che ci siamo fatti, continua a sorprendermi e a regalarmi emozioni che riporterò con me in Italia.

L'altra notte ti ho pensato prima di addormentarmi. Sono uscite le date del tour e non tornerai a Margherita. Sembra quasi che sia stata una parentesi unica, destinata a rimanere impressa nel mio cuore e a non ripetersi, persino ora che non sono lì. Speravo, venendo qui, che tu tornassi invece dove ci siamo conosciuti, ripercorressi senza di me quelle strade e ti accorgessi che non ha senso vivere lontani. Ma ancora una volta il destino conferma quel che so da sempre: noi non ci apparteniamo e la distanza tra noi non è solo fisica ormai. Se mi incontrassi ora, non mi riconosceresti così come io non ritroverei nel tuo sguardo le emozioni di due anni fa. Non lo scopriremo mai, suppongo.

Mille volti, tanti occhi, troppe mani si susseguono giorno dopo giorno in questo posto che ha poco a che fare con la realtà a cui appartengo e tutto con la fuga da quella stessa vita che mi attende al ritorno. Non ho ancora comprato il biglietto di ritorno per Milano, perché mi piace pensare che così come all'improvviso sono salita sul primo aereo e sono arrivata qui, allo stesso modo una mattina mi sveglierò, infilerò in valigia tutti i ricordi di un'estate fuori dagli schemi e andrò all'aeroporto. Se davvero non troverò nessuno ad aspettarmi, adesso non importa. Sono troppo impegnata ad essere felice per accorgermene.