venerdì 26 aprile 2019

A te


Ti ho amato e ti amo ancora. Per il modo in cui ridevi, sembravi una bambina e non te ne vergognavi affatto. Per i tuoi ideali, un po' campati per aria, ma per i quali eri sempre pronta a schierarti in prima linea. Per il bene che facevi, a volte persino senza accorgertene. Per i tuoi momenti di tristezza, in cui non vedevi più il sole ed eri quanto di più prezioso da proteggere. Per il modo naturale in cui eri sempre al centro dell'attenzione, ma nonostante questo, hai notato me, che non ho mai voluto stare sotto ai riflettori. Per il tuo essere di sinistra, pur essendo una figlia di papà, per quanto mi facevi incazzare quando parlavamo di politica, quasi quanto mi lasciavi senza fiato quando parlavamo di film. Per l'energia che avevi al mattino appena sveglia, il modo dolce in cui mi preparavi la colazione e ti prendevi cura di me. Per i tuoi sbadigli nel cuore della notte, quando stavamo ore e ore al telefono, ma anche per come non avresti mai voluto concludere quelle nostre conversazioni. Chi altro è in grado di parlare di Kant alle tre del mattino? Per il tuo intuito e per il tuo sguardo con cui mi individuavi in mezzo a una folla di persone. Ti amo persino per il modo in cui sei sparita dalla mia vita senza lasciare tracce nell'epoca in cui tutti sanno tutto di tutti. Io non so più niente di te, ma forse non l'ho mai saputo e ti amo anche per questo. 

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