Sono seduta in riva al mare.
Piove, ma io sto aspettando qualcuno.
Il primo vento invernale soffia annunciando la fine dell'estate ed
io mi stringo nella tua felpa blu, quella che hai comprato per sbaglio e hai
lasciato a me perchè la valigia era già piena.
Ogni tanto controllo l'ora e mi guardo intorno, ma la spiaggia
sembra deserta.
Cammino a piedi scalzi sulla
sabbia e arrivo agli scogli. L'acqua è calda e in mare ci sono due bambini che
giocano e mi ricordano noi due.
Ma tu, ora, dove sei?
Sei ovunque in questo luogo eppure non sei qui a rimproverarmi e a
dirmi di tornare in casa perchè sennò potrei ammalarmi di nuovo.
Tutti i litigi, le incomprensioni, gli abbracci non dati ora
sembrano solo parte di un passato lontano e inutile.
Ci sono troppi ricordi che affollano la mia mente e tu, ora, dove
sei?
Poi, improvvisamente come per magia, arrivi tu. O meglio, ritorni.
Ti siedi vicino a me e mi chiedi scusa, lo sussurri come se
dovesse essere un segreto tra te, me e il mare.
Non ho il coraggio di guardarti negli occhi, perché non ho il
coraggio di mostrarti che sono cambiata, che sono diversa dalle tue
aspettative, che probabilmente ti ho delusa ancora una volta.
Abbiamo bisogno l'uno dell'altra, ma allora perchè sei andato via
lasciandomi qui? Perché abbiamo litigato fino all'ultimo secondo? Perché non
riesci ad accettare le mie decisioni?
Mi sveglio sudata nel mio letto, impiego qualche secondo a capire
che era solo un sogno. Tu sei ancora in Canada e io in Italia. Controllo Skype
e sei in linea, ma non ti chiamo. Non ho il coraggio di parlarti e di
raccontarti i miei problemi, perché è più facile fingere che vada tutto bene e
allora non premo quel pulsante, non ti chiamo, perchè non ho la forza di
fingere oggi.
Dicevi che ero la più debole e insicura.
Dicevi che dovevo essere protetta perchè avevo sofferto già
abbastanza.
Dicevi che il liceo classico non era la scuola giusta per me, ma
sono arrivata all'ultimo anno senza debiti e con una media decente e finirò
quella scuola, l'ho giurato a me stessa.
Dicevi anche che non avrei concluso nulla di buono da sola, ora ho
due lavori e gestisco da sola i miei soldi.
Dicevi che ero egoista, ma egoista non lo sono mai stata perché ti
ho lasciato partire sapendo che era la cosa giusta e non ho versato una lacrima
perchè mi hai insegnato che si piange solo per le cose importanti.
Dicevi che dovevo mangiare di più, ora ho accettato il mio corpo e
il mio peso non è più un'ossessione.
Dicevi che sognavo troppo, non ho mai smesso di farlo, ma mi sono
anche rimboccata le maniche e ora non mi lamento se non riesco a comprare tutto
quello che desidero.
Dicevi che non era tuo compito crescermi, ma non hai mai smesso di
comportarti da padre.
Dicevi anche che scappare dai problemi non serviva a niente, ma
guardami ora, non scappo più e ho eliminato dalla mia vita tutte le
persone che fingevano di volermi bene.
Dicevi che giustificavo il papà anche se non se lo meritava, ma
non è così, semplicemente l'ho perdonato perché è un essere umano e non posso
illudermi che sia perfetto.
Dicevi tutte queste cose, ma credo che tu avessi solo paura di
perdermi ed è ridicolo perché non potrei mai fare a meno di te.
Io credo di essere orgogliosa di me stessa per la prima volta
nella vita e vorrei solo che tu lo fossi con me.
Quando tornerai, sarò all'aeroporto ad aspettarti a braccia aperte
e pronta a litigare ancora e ancora, perché è anche così che dimostro tutto il
mio amore per te che, nonostante tutto, sei il miglior fratello maggiore che
potessi desiderare.
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