Settembre è arrivato insieme alla
pioggia e io non sono pronta per ricominciare.
Mi piace la pioggia, mi piace il
suo odore e il suono che produce, mi piace persino il fatto che nei film
simboleggi un importante cambiamento, credo che dovrebbe essere così anche
nella mia vita, ma oggi no. Oggi voglio far finta che quest'estate non stia
finendo, voglio sdraiarmi sul pavimento con la musica a palla e dormire tanto a
lungo da non ricordare dove sono.
Ho bisogno di isolarmi per un po'
prima di ritornare nel mondo reale.
Oggi voglio fingere di non
esistere.
Non posso fare a meno di pensare
alla Rossella di un anno fa. Mi sembra di essere talmente diversa da quella
persona da non riconoscermi in lei. Eppure sono ancora quella ragazza che
preferisce i libri alle persone, che dimentica qualcosa ovunque vada, che
prende cotte per ragazzi che di lei non si accorgeranno mai.
Un po' mi manca la spensieratezza
che mi caratterizzava, un po' credo di essere una persona migliore adesso.
Sta accadendo tutto troppo in
fretta. Quest'estate, la scuola, il viaggio a Londra. Vorrei avere una palla di
cristallo per conoscere il mio futuro e non dover scegliere da sola la mia
strada con la paura di sbagliare.
Ultimamente piango spesso. Appena resto sola le lacrime iniziano a inondare il mio volto e non riesco a impedirlo.
Piango perché mi sento stupida,
incapace, inadeguata.
Piango perché non so cosa voglio.
Piango perché ho incubi tremendi
ogni notte.
Ho persino perso la voglia di scrivere.
Voglio viaggiare tanto nei
prossimi mesi. Ricordo che quando ero piccola ogni weekend io e mio padre
partivamo alla scoperta di una nuova città italiana e lui è sempre stato il mio
maestro preferito. Ora voglio restaurare quella vecchia tradizione almeno una
volta al mese.
Non fanno altro che ripetermi che
questo sarà l'ultimo anno di scuola (come se non ne fossi consapevole) e dovrò
studiare di più, ma sono appena tornata e già non vedo l'ora di lasciare di
nuovo questa città bigotta.
Voglio tornare a Roma e scattare
tante fotografie. Voglio sedermi ancora una volta sulla scalinata di Trinità
dei Monti e osservare il tramonto. Voglio mangiare la carbonara, ché a Roma la
fanno con il guanciale ed è la fine del mondo. Voglio camminare per le vie del
centro ed essere scambiata per una romana.
Ricordo benissimo l'ultima volta che son stata lì. Ero amica di Ricky, uscivamo sempre insieme. Mi scriveva nel cuore della notte dopo giorni di silenzio ed era bellissimo ritrovarsi a parlare sotto casa mia con il freddo di gennaio. Una notte mi scrisse: "Mi manchi, quando torni?" e io presi il treno il giorno dopo. Ci credevo tanto in quella amicizia, ma tanto tanto. Ora quando ci incontriamo c'è solo imbarazzo e ogni volta ci promettiamo di uscire per un caffè, ma lui sa benissimo che non bevo caffè e la mia è solo una frase di circostanza.
Quest'estate l'ho visto solo una
volta, in discoteca, poco prima di partire per il mare. Era con la sua nuova
ragazza e ha fatto finta di non conoscermi.
È un comportamento assurdo per
me. Abbiamo condiviso ogni istante delle nostre vite per anni, poi
improvvisamente ci siamo allontanati, senza una ragione apparente.
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