Basterebbe così poco.
Potresti dimenticare di comprare le sigarette prima di tornare a
casa dallo studio, uscire verso mezzanotte per andare alla solita macchinetta,
ma pioverebbe stasera, quindi dovresti andarci in macchina per fare più in
fretta, poi lì, davanti a cento pacchetti diversi ne noteresti uno uguale a
quello che nascondevo io nella mia Fendi per Antonella, lo riconosceresti
subito e sorrideresti inaspettatamente ricordando quella volta in cui me ne hai
chiesta una e io te l'ho negata chiarendo col mio tono melodrammatico che le
sigarette si prestano solo agli amici e noi non lo eravamo affatto. Avevo forse
torto? Siamo stati e siamo ancora due estranei che hanno camminato sulla stessa
strada per qualche giorno. Nulla di più. Quella stessa strada dopo la tua
partenza l'ho ripercorsa centinaia di volte, sempre da sola, eppure ogni volta
eri lì con me.
Ma tu, fermo alla macchinetta, avresti il coraggio di dimenticare
di comprare le sigarette pur avendo già inserito la banconota, risalire in
macchina, imboccare l'autostrada e guidare per due ore per poi arrivare sotto
casa mia, suonare il citofono nel cuore della notte, urlare il mio nome fino a
quando, sentendoti, non aprirei e a quel punto salire di corsa le scale per
dirmi tutto quello che per mesi hai trattenuto e non hai mai osato pronunciare
ad alta voce?