sabato 7 aprile 2018

Dimmi dove sei, vorrei parlarti

Dicevano sarei stata meglio, di essere paziente perché il tempo guarisce tutte le ferite, ma sono trascorsi due mesi in cui non ti ho mai cercato e ogni dannata notte mi addormentavo sperando di ricevere un tuo messaggio il mattino dopo.


Rimescoliamo le carte. Iniziamo un capitolo nuovo. Strappa pure tutti quelli precedenti, non contano più nulla per me. O forse sì, senza quelle pagine non saremmo qui ora.

Non mi hai mai perso definitivamente e, adesso che lo sai, quale sarà la tua prossima mossa? Pensavi non mi importasse più di te, invece rieccomi qui, sono tornata per rimanere. Questa volta non scappo, no, sono stanca di stupide e inutili tattiche che per mesi mi hanno solo tenuta lontana da te che sei quanto di più bello mi potesse capitare di incontrare in una torrida serata d'agosto. 


Gli amori estivi non sono fatti per le mattinate nebbiose invernali, né tanto meno per scaldarti davanti ad un camino in una domenica pomeriggio di pioggia, sono fatti per essere vissuti tutti d'un fiato, per godere di ogni raggio di sole, prima che la brezza autunnale li porti via e non ne lasci che un ricordo sbiadito destinato ad essere sepolto dal primo nevischio. Ma per noi quel gioco iniziale si è trasformato lentamente in un sentimento capace di farci ritrovare sempre sulla stessa strada. Perciò cambiamo le regole ancora una volta, io tenterò di essere più paziente, ci proverò davvero, perché non voglio più addormentarmi senza sapere se stai pensando a me. Non voglio perdere l'occasione di poter essere felice e, soprattutto, di condividerla con te.

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