martedì 3 febbraio 2015

La fine di un'era


Ho impiegato circa una settimana per metabolizzare il dolore derivato dallo scioglimento dei Blink, avvenuto proprio quando ero finalmente ad un passo dal vederli dal vivo.
"Non è ancora detta l'ultima" ribatterete voi, ma io sono stanca del loro fanservice.
Ormai non sono più i Blink che cantavano "she left me roses by the stairs, surprises, let me know she cares" o "we can live like Jack and Sally if we want".
Quei Blink si sono sciolti molti anni fa, nel 2005, per poi tornare insieme per illuderci soltanto.
A questo punto non mi interessa più conoscere la verità, si sono comportati da egoisti immaturi, avrebbero potuto sciogliersi in mille modi diversi, ma hanno scelto di mentire proprio a coloro che avevano creduto in loro più di tutti gli altri, i loro fan.


I Blink sono stati il primo gruppo a farmi innamorare della musica, coloro che, grazie ai miei fratelli maggiori, mi hanno accompagnato durante l'infanzia e, a prescindere da tutto quel che è accaduto e accadrà, le loro canzoni fanno parte della mia storia.


La musica è l'unica che ti resta vicino quando tutti ti deludono.
N.B. Tutti dovreste conoscere le canzoni di questa playlist. Se così non fosse, mi dispiace per voi.



I miss you mi ricorda l'infanzia, è anche la prima che ho imparato a memoria.



All the small things è stata la colonna sonora di Londra e del 2014 in generale. Una notte, io e la mia bae camminammo per tutta Oxford street cantando a squarciagola. Non eravamo ubriache, solo tanto felici. E i Blink erano lì con noi.



Always è la perfetta descrizione di quel che io immagino essere l'amore.



What's my age again? è la canzone delle serate memorabili, quelle che non vorresti finissero mai, quelle in cui torni a casa talmente felice da non avere sonno, quelle in cui capisci perchè questa vita merita di essere vissuta.



First date è la canzone mia e di Luca, il ragazzo con cui uscivo in prima liceo. Però mi ricorda anche Roma e quanto ho amato la città eterna in quel periodo. 



Adam's song ha accompagnato i primi anni della mia adolescenza. Quando tutto faceva schifo, l'acne si era impossessato di me, mi chiudevo in camera pensando di non essere all'altezza delle aspettative di nessuno con lo stereo a palla per sopprimere ogni pensiero.



Dammit è la canzone da cantare con tutto il fiato che si ha saltando sul letto per sfogare la rabbia.



R.

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