Mi comporto da
amica, non sono dolce nè fredda e va tutto bene. Tu fai un passo verso di me e
io non reagisco. Continuiamo allora, sono brava in questo gioco, faccio la
sostenuta, mi prendo il mio tempo per risponderti: un'ora, due ore, che importa
se aspetti? Ti risponderò, lo sai anche tu, ma non subito. Non devi capire che
quando leggo il tuo nome sul telefono sono felice come un bimbo che vede la
neve per la prima volta.
Mi comporto da
amica anche se solo l'idea che un'altra possa sfiorarti mi fa impazzire. Il mio
problema è che se sei gelosa, così gelosa, di qualcuno, non puoi negare di
provare qualcosa.
Penso ad altri,
parlo con altri, ma tu sei un punto fisso nella mia mente.
Ti chiedo se sei
tornato a casa o sei ancora a Milano. Sei a casa. Mi chiedi il motivo della
domanda. Io sono sincera, per la prima volta oggi ti mostro quel che provo.
Volevo
vederti...
Errore. Subito
fai un passo indietro, "Devo studiare, purtroppo..." e sembra che tu
faccia un favore a me ogni volta che ci vediamo. Cosa ti costa ammettere che
anche io ti manco? Che stiamo bene insieme?
Perchè deve
essere così complicato? Perchè hai paura di
provare qualcosa per me? Sono trascorsi mesi, ma ci sono sempre gli stessi
problemi ed io sono stanca.
Questa volta non
ti rispondo. Finisce così la partita di oggi, mi hai tolto ogni energia.
Ha ricominciato
a nevicare.
Vorrei che tu
salissi in macchina e venissi da me per abbracciarmi e dirmi che un giorno
tutta questa distanza non ci sarà più, che un giorno non avremo più paura di
non farcela, di non essere in grado di far funzionare tutto.
Ma non sono
neanche capace di dirti che mi manchi.
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